Antonio Ruggiero

 

(Consulente Informatico e Telematico)

Chi traccia nuove piste accumula

tesori di conoscenza

(Anonimo)

Ruggiero Antonio

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Rapporto di Ricerca sulla Firma Digitale

a cura di Antonio Ruggiero e Rosanna De Rosa

 

Progetto "Telelavoro e sviluppo locale" - Comune di Napoli - 1998-1999

"Il documento elettronico e la firma digitale nella Pubblica Amministrazione"

Capitolo 4 - L'impatto sulla Pubblica Amministrazione

4.1 Ruolo cruciale della rete e della pubblicità istituzionale

Le applicazioni sulle reti telematiche stanno diventando parte essenziale - oltre che determinante - del processo di innovazione della pubblica amministrazione e della reingegnerizzazione dei processi amministrativi, molti dei quali hanno una diretta influenza sui servizi al cittadino. Nel corso degli anni '90 si è potuto assistere all'attuazione di una lenta ma costante riforma che passando dai concetti di trasparenza, diritto all'informazione ed autonomia mirava al cuore vero dei problemi: l'offerta di servizi reali. Nel '90 venivano varate, infatti, due leggi importanti: la legge 142 di riforma degli enti locali e la 241 sulla trasparenza ed il diritto all'informazione; ad esse seguivano a ruota le leggi di riforma del pubblico impiego e la più profonda riforma Bassanini, le leggi note come Bassanini 1 (59/97) e Bassanini 2 (127/97) sullo snellimento amministrativo.

E' stato, appunto, il Ministro per la funzione pubblica di concerto con l'Autorità Italiana per la Pubblica Amministrazione (Aipa) a tracciare il nuovo percorso di cambiamento al fine di riuscire ad affiancare ai soli servizi informativi veicolati da reti civiche ed Urp, l'offerta di servizi reali di certificazione, di autenticazione, di registrazione e di pagamento elettronico. Uno sforzo che rappresenta, nello stesso tempo, la consapevolezza dei nuovi diritti di cittadinanza telematica acquisiti dai cittadini grazie allo sviluppo della società dell'informazione e del dovere di erogare servizi sempre più efficienti ed economicamente compatibili. Una evoluzione, dunque, importante che in pochi anni avrà il potere di cambiare radicalmente lo scenario della pubblica amministrazione. Fra qualche anno, infatti, sarà un'esperienza comune accedere ai servizi pubblici direttamente dalla propria abitazione via Internet, e per la PA sarà del tutto normale gestire i propri compiti utilizzando a pieno ritmo le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La produzione di certificati si ridurrà drasticamente perché le amministrazioni saranno in grado di comunicare e scambiarsi i dati fra di loro senza più rivolgersi al cittadino grazie alla messa a punto della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione. Essa renderà le informazioni condivisibili da tutti gli uffici, centrali e periferici, ed accessibili ai cittadini ed alle imprese. Ne conseguirà una forte accelerazione delle pratiche amministrative ed una drastica riduzione dei certificati emessi; gli archivi risulteranno aggiornati con tempestività, gli iter procedurali saranno semplificati, i servizi saranno così qualitativamente migliori e tutta la vita sia dei cittadini, sia delle imprese, sia delle pubbliche amministrazioni risulterà più semplice e meno dispendiosa di tempo e di denaro. Il cittadino potrà risolvere, infatti, molte delle questioni che lo riguardano semplicemente comunicando ed attestando on line le proprie dichiarazioni, siano esse la nascita di un figlio o la richiesta di una licenza edilizia, grazie all'utilizzo della firma digitale. Ma sarà anche l'impresa a trarre maggiori benefici dall'informatizzazione dell'amministrazione: essa potrà usufruire di una infrastruttura che le consentirà di operare con velocità ed efficienza sul mercato dei beni e dei servizi, partecipando a gare, chiedendo licenze od autorizzazioni, spostando merci e persone con relativa facilità, diventando, in definita, più competitiva sul mercato globale.

Il documento elettronico e la firma digitale si inseriscono, quindi, a tassello in uno scenario costituito dalla Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione da una parte, e dalle reti Internet/Intranet dall'altra. Reti che, interconnesse, creano un fitto sistema di comunicazione e di scambio delle informazioni, tanto più vitale quanto più la società si presenterà come una "società a sussistenza informativa".

Se, dunque, l'informatizzazione è il passo necessario e propedeutico al raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano triennale dell'Aipa (1997-1999), la realizzazione della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione (RUPA) ne diventa la logica conseguenza. Una architettura di rete costituita da tre livelli:

- Infrastruttura (servizi di trasporto ed informatizzazione di base)

- Servizi di interoperabilità (posta elettronica, condivisione dati, accesso ai sistemi)

-Cooperazione applicativa (revisione dei processi di servizio, progetti intersettoriali, progetti e processi condivisi).

In vista di tale realizzazione, l'Aipa ha condotto uno studio di fattibilità dal quale è risultata la proposta di una architettura di rete che dovrebbe esaltare tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione e della informazione: infatti, «la visione cooperativa nell'accesso e scambio delle informazioni è colta nel sistema informativo unitario dalla sua organizzazione in un insieme di sistemi informativi federati, dove l'autonomia delle singole amministrazioni e la condivisione dell'informazione sono conciliate mediante il concetto di Porta Applicativa di amministrazione, che corrisponde all'insieme dei servizi informatici che l'amministrazione accetta di esportare alle altre in condizioni di sicurezza».

Il progetto di Rete Unitaria o di Sistema Informativo Unitario approvato dal governo Dini nel '95, affidato all'Aipa, ed entrato in fase di realizzazione solo durante il governo Prodi nell'autunno del '97, non avrà solo importanti effetti sull'intera organizzazione amministrativa ma funzionerà anche da stimolo nel rafforzamento delle esperienze di rete civica che potranno sfruttare al meglio i benefici derivanti dalla connessione e dal raccordo di tutte le reti locali. Una rete federata che dovrebbe scongiurare ogni tentazione centralistica e garantire l'autonomia gestionale e tecnologica di ciascuna amministrazione senza condizionare negativamente i livelli di interoperabilità e di scambio i quali restano assicurati, invece, dall'uso di una dorsale comune. In questo ambito, gli enti locali svolgono una funzione fondamentale sia come fornitori di informazioni e servizi necessari per la cooperazione intramministrativa, sia come erogatori di servizi finali verso i cittadini. In definitiva, la Rete Unitaria consente alle pubbliche amministrazioni locali di proporsi come sportello dell'intera Pubblica Amministrazione sia che esse decidano di connettervisi direttamente, sia che decidano di interconnettersi alla rete unitaria attraverso la rete regionale. In entrambi i casi, esse potranno fornire servizi più efficienti e, soprattutto, meno parcellizzati.

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